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I corsi di Krav Maga per l’autodifesa

Sport da combattimento e difesa personale: un binomio che, soprattutto negli anni più recenti, si è sostanziato in una disciplina particolare, il Krav Maga.

Corsi di Krav Maga a Milano, Roma e in tutta Italia sono sempre più diffusi: generalmente, gli istruttori italiani sono atleti e maestri di una qualche arte marziale, che hanno completato il proprio curriculum formandosi a questa disciplina di origine israeliana.

È possibile seguire lezioni di Krav Maga stricto sensu oppure acquisire alcune tecniche all’interno di più ampi corsi di auto difesa personale.

Non è un’arte marziale, né uno sport: una disciplina per l’autodifesa

Parlando di Krav Maga (termine che in israeliano moderno significa “combattimento con contatto” o “combattimento a corta distanza”), non bisogna cadere nella trappola di definire questa disciplina un’arte marziale.

Rispetto alle arti marziali orientali, infatti, il Krav Maga non sottende alcun elemento di “cultura della disciplina”, “filosofia della disciplina”, né tantomeno alcuna “etica” nei confronti dell’avversario. Tutto ciò è giustificato dalla storia (recente) del Krav Maga.

Per la sicurezza degli ebrei nell’Europa anni Trenta

Nasce negli anni Sessanta in Israele, ma il suo ideatore, Imi Lichtenfeld iniziò ben prima a forgiare, almeno a livello teorico, le basi di questa disciplina di autodifesa. Imi, nato nel 1910 nell’attuale Bratislava, praticò molti sport da giovane (tra cui anche judo e jiu jitsu) ed eccelse in particolare nel wrestling (campione nazionale 1928) e nella boxe (campione internazionale di pugilato 1929).

Negli anni Trenta, quando iniziarono le persecuzioni antisemite in Europa, Imi e i suoi amici dovettero affinare le tecniche di lotta per difendersi dalle aggressioni che subivano sempre più frequentemente. Fu, nel riflettere sulle evidenti differenze tra una disciplina da combattimento (normata e arbitrata sul ring) e la difesa in strada, che Imi iniziò ad elaborare quello che negli anni Sessanta venne codificato come Krav Maga per essere insegnato, sin da subito, alle unità di élite dell’esercito israeliano.

Da qui, alla diffusione in Europa e in tutto il mondo, il passo fu breve.

Ma è tuttavia chiaro quanto siano distanti Krav Maga e arti marziali in senso stretto.

Le tecniche per l’autodifesa

Ovviamente, le tecniche che vengono insegnate in un corso di Krav Maga sono di derivazione marziale e sportiva: boxe, wrestling, aikido, judo, karate e kung fu. Ma dato che l’obiettivo è l’auto difesa, le tecniche puntano contemporaneamente verso due direzioni:

• Efficacia di ogni colpo e di ogni movimento
• Messa fuori combattimento dell’avversario

Per ottenere il primo risultato, sarà necessario sfrondare le tecniche di derivazione marziale di ogni aspetto “poco utile”, dispersivo e non efficace. Via le leve e le proiezioni, che in un combattimento per la sopravvivenza non hanno ragione di essere e rischiano di ritorcersi contro chi le metta in pratica.

I colpi – calci, pugni, ginocchiate, gomitate, … - devono essere rapidi, forti e più diretti possibile. Inoltre, ed eccoci al secondo obiettivo, devono mirare ai punti vitali dell’avversario: occhi, gola e genitali.

Non ci si deve stupire di tutta questa aggressività, considerate le ragioni che portano all’utilizzo per strada delle tecniche di Krav Maga: un’aggressione, a sfondo sessuale o per rapina o per qualsiasi altra ragione!

Dal momento in cui la mia incolumità è messa in pericolo e nella misura in cui non sono riuscito ad evitare l’aggressione, nemmeno tentando un dialogo con l’aggressore stesso, allora posso difendermi con ogni mezzo. A maggior ragione se l’aggressore è armato (arma bianca o arma da fuoco).

Questo, almeno, è il principio su ci si basano le spiegazioni delle tecniche e del loro impiego nel Krav Maga durante le lezioni.

Ovviamente, durante i corsi nessuno si fa male, ma tutto viene testato in modo da poter essere pronti a reagire in caso di necessità: avvicinamento, mantenimento delle distanze, parate, schivate, colpi, …

Autodifesa a Milano e Roma: per uomini e per donne

È chiaro anche il perché ai corsi di Krav Maga a Milano, a Roma, a Napoli, la presenza femminile tra gli allievi sia tanto elevata: rispetto alle arti marziali tradizionali, il Krav Maga insegna subito come difendersi e come contrastare un eventuale attacco. Molto spesso anche gli istruttori di questi corsi sono donne, le quali insegnano alle ragazze a non aver paura a girare per strada la sera e a sentirsi più sicure.

Durante le lezioni, uomini e donne, ragazzi e adulti, imparano ad usare il proprio corpo, per contrastare un attacco anche a mano armata, molte volte sfruttando l’effetto sorpresa: chi aggredisce una persona apparentemente più debole non si attende una reazione e soprattutto non si aspetta una reazione aggressiva, come quella insegnata al corso di Krav Maga.

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