Corso taekwondo 20 insegnanti

I corsi taekwondo: una diffusione sempre maggiore nelle palestre. Ma è sufficiente?

Se prima non tutti lo conoscevano, a partire da Sydney 2000, i corsi di taekwondo, diventato disciplina olimpica, si sono diffusi progressivamente nel nostro paese

Sono sempre più numerose le città italiana, nelle cui palestre e nei cui centri sportivi, si propone un corso di taekwondo. I centri minori, tuttavia, ne restano ancora provvisoriamente sprovvisti e i giovani ragazzi o i bambini, ma anche gli adulti, che desiderino imparare questa nobile arte marziale di origine coreana sono costretti a percorrere diverse decine di km per raggiungere il centro più vicino o, più spesso, ad abbandonare l’idea, ripiegando sulle altre arti marziali, più diffusamente presenti, karate in primis.

Per un taekwondo diffuso ovunque: i corsi con i nostri superprof

Noi di Superprof, però, ti proponiamo un’ampia scelta di istruttori di taekwondo anche vicino a casa tua. Digita le parole chiave “taekwondo” e il nome della tua città e consulta l’elenco degli istruttori e dei maestri disponibili.

Scegli, tra quelli più vicini a casa tua, colui o colei che meglio rispondono alle tue aspettative; la scheda descrittiva, presente per ognuno degli atleti–insegnanti presenti sul nostro portale online, ti consentirà di valutare attentamente le opzioni prima di effettuare la tua scelta.

Consulta le informazioni disponibili e scopri da quanti anni pratica, che cintura ha conseguito (nera, certo, ma quale dan?), a quante competizioni nazionali e internazionali ha partecipato, quanta esperienza ha maturato nell’insegnamento del taekwondo, …? Scopri anche qual è la sua tariffa oraria e cosa pensano del tuo futuro maestro gli allievi che si sono già allenati con lui!

I corsi di taekwondo con Superprof: l’ideale per bambini, ragazzi e adulti

Quando avrai scelto il tuo istruttore di taekwondo, prenderai contatto con lui e, assieme fisserete un primo appuntamento: sarà l’occasione per conoscervi meglio, valutare ognuno le condizioni fisiche e atletiche dell’altro e per stilare un primo, ma preciso programma di allenamento.

Il contenuto delle singole lezioni di taekwondo dipenderà (anche) da te: hai già praticato arti marziali prima d’ora? O sei completamente a digiuno di calci, pugni, spaccate e tutto il resto? Quanti anni hai e qual è la tua condizione fisica ed atletica? Ma soprattutto: quanto tempo puoi dedicare agli allenamenti? E quali sono i tuoi obiettivi?

Sono questi due ultimi punti a fare la differenza: a condizione che tu parta almeno da qualche conoscenza di base, con due o tre ore di allenamenti di taekwondo con il tuo insegnante ogni settimana, riuscirai ad ottenere nel giro di un paio di mesi una discreta forma fisica. La tua resistenza aerobica aumenterà, i tuoi calci e i tuoi pugni cominceranno a mostrare un po’ di forza e intensità, … Nei mesi successivi, riuscirai a colpire in modo più rapido e tecnicamente più preciso.

Se, invece, dedicherai due (o più) ore di allenamento al giorno, almeno cinque giorni a settimana, allora le cose si faranno interessanti: nel giro di poco, ti stupirai della forma fisica raggiunta, mentre le tue prestazioni atletiche e tecniche saranno eccellenti. I tuoi pugni e calci, anche quelli volanti, saranno micidiali e sarai pronto a partecipare a qualche competizione.

Taekwondo, una disciplina antica, per tutti: bambini, ragazzi e adulti

Il taekwondo è definito anche “l’arte dei pugni e dei calci in volo”. Se si è diffuso tanto negli ultimi anni, lo si deve anche alla spettacolarità dei combattimenti che gli atleti riescono a realizzare. A differenza di altre arti marziali, come il karate, nella disciplina coreana, effettivamente, i colpi volanti sono molto più frequenti: vengono studiati a lungo dai praticanti in palestra e, una volta in gara, sono messi a segno dei colpi efficaci e di sicuro effetto artistico e tecnico.

Ci sono diverse teorie sull’origine del taekwondo. La più accreditata è quella che vuole che le forme e le tecniche che oggi vengono insegnate nelle palestre e nei centri sportivi di tutto il mondo a circa 50 milioni di atleti (il taekwondo sembra essere l’arte marziale più praticata a livello globale) siano il frutto dell’influenza del karate su quella che era la tecnica di combattimento originaria della Corea.

Nella penisola asiatica, infatti, da 2.000 anni circa, si praticava il taekkyeon; nella prima metà del secolo scorso (più precisamente, tra il 1910 e il 1945) i giapponesi invasero la Corea e vietarono (come già era accaduto in più occasioni altrove in Asia) le forme artistiche e culturali locali, a maggior ragione quelle come il taekkyeon che potevano mostrare una superiorità rispetto ai nipponici.

Solo con la sconfitta nella Seconda Guerra Mondiale i giapponesi lasciarono la Corea e le libertà espressive ripresero piede; ma nel frattempo, giapponesi e coreani si erano confrontati e il karate aveva lasciato qualche traccia nell’arte marziale della popolazione occupata.

Se non è più solo uno strumento di difesa in una civiltà antica piena di rischi, oggi, il taekwondo è una disciplina che insegna il rispetto per l’avversario e che consente a chiunque lo pratichi uno sviluppo sano e robusto del corpo e della mente. Proprio per questo è insegnato a bambini, ragazzi e adulti.